crisis is dead

crisis is dead

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Il maiale è tradizione e storia. Per secoli è stato una delle più antiche risorse alimentari e base dell’economia in diversi paesi. Ha sempre avuto un ruolo essenziale nella vita quotidiana delle famiglie contadine: gli sforzi di un anno erano coronati da un giorno di festa a lungo atteso in cui si raccoglievano i frutti del duro lavoro.
Il maiale è simbolo di fortuna e abbondanza. Non a caso i salvadanai hanno in genere quella forma. Il concetto è lo stesso per il maialetto di coccio: prima si riempie, poi si rompe per riprendere le monete accumulate. Mettere da parte qualche soldo non risulta difficile se si è consapevoli che servirà a soddisfare un desiderio. Allo stesso modo la crisi non deve spaventare: porterà solo benefici a chi sa reagire.

Crisis is dead è un salvadanaio in ceramica, non un salvadanaio qualunque, ma un maiale più attuale e realistico. Il packaging sottovuoto, come un vero e proprio insaccato, è esso stesso parte del prodotto. È quasi un peccato scartarlo.
“Crisis is dead.” Per chi si adatta al mutare della società ed è disposto a rimettersi continuamente in gioco la crisi non esiste più e diventa una ricchezza che favorisce l’evoluzione e il miglioramento.
Il vecchio maialetto di coccio è ora già un insaccato bello grasso. Grasso che cola. “Enjoy your crisis!”

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ceramica

autoproduzione
©   2014   urge design


riconoscimenti

2015

  • selezionato, Mediterranea 17 - NO FOOD’S LAND, Young Artists Biennale (Bjcem international network), Milano

 

mostre

22.10.2015 > 22.11.2015   Fabbrica del Vapore, Milano
Mediterranea 17 - NO FOOD’S LAND, Young Artists Biennale (Bjcem international network), a cura di Andrea Bruciati

 

 
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